Descrizione
Dopo il Complesso di Sant’Agostino salendo per via Spagni si ammira il palazzo, già sede della Curia Vescovile. Fatto costruire nel 1625 dal vescovo Ippolito Borghesi il PALAZZO VESCOVILE nel corso dei secoli ha subito vari restauri, che non hanno però alterato la sua signorile struttura, confermata dallo stemma gentilizio che campeggia sopra il portone d’ingresso e caratterizzata dalle numerose finestre che animano le due facciate ad angolo.
Proseguendo sempre dritti si arriva nel punto più alto del paese che, come è facile indovinare, è detto dai montalcinesi ‘il Poggio’.
CATTEDRALEDISANSALVATORE
La cattedrale di San Salvatore sorge sull’antica pieve romanica omonima, che costituisce il nucleo più antico di Montalcino. Intitolato a San Salvatore, il duomo è stato eretto sul punto più eminente della città, su un’antica pieve romanica del 1000 che nel 1462 Papa Pio II Piccolomini innalzò a cattedrale. I resti di questa sono ammirabili all’interno della cappella del Battistero; rimangono, infatti, frammenti scultorei in alabastro raffiguranti il Redentore trionfante tra due angeli incensanti, i simboli dei quattro Evangelisti e due animali fantastici. L’elegante e sobrio campanile è un’aggiunta del 1700: per esso sono stati utilizzati conci e pietre provenienti dalla demolizione della pieve romanica di San Pietro ad Asso. La cattedrale fu sottoposta ad un importante restauro nel corso del XIX secolo (1817 - 1832) a cura dell’architetto senese Agostino Fantastici. Lo stile neoclassico è visibile nell’imponente facciata costituita da un pronao a sei colonne ioniche sovrastate da un architrave sul quale si legge l’iscrizione latina Non est in alio aliquo salus e da un lunettone culminante con il coronamento di un timpano triangolare. Questo imponente pronao è un inserimento classicheggiante che allude a un tempio dell’antichità classica, richiamo stilistico che si ritrova anche nell’interno della cattedrale. L’interno a tre navate riprende infatti, soprattutto nella cromia dove prevale la decorazione bianco–oro (colonnato e altare maggiore), le tendenze stilistiche prettamente neoclassiche del tempo. Di indiscusso valore artistico le opere d’arte conservate al suo interno: nel primo altare a destra vediamo l’Immacolata Concezione datata 1588, opera giovanile di Francesco Vanni (1563-1610). L’altare di fronte presenta un San Giovanni Battista di Ventura Salimbeni. Il fonte battesimale, situato all’interno dalla cappella del Battistero, è opera dell’architetto Egisto Bellini (1943). Nella navata centrale, entro due nicchie, sono conservate le statue raffiguranti San Giovanni Evangelista e San Michele Arcangelo scolpite da Antonio Rossi (1842).
Uscendo dalla cattedrale proseguiamo la nostra passeggiata nel Poggio e sulla sinistra, nel prato accanto alla chiesa, troviamo un pozzo in pietra del Cinquecento; se apriamo uno dei fori ricoperti da un coperchio di ferro, tanti occhiali colorati sul fondo ci guardano da sotto in su; si tratta di un’istallazione d’arte contemporanea dal titolo Caleidoscopio, opera del famoso artista Jannis Kounellis, realizzata in occasione della rassegna Arte all’Arte.
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